giovedì 17 maggio 2012

uno di due

Che bella frase, usciì dalle tue labbra quel giorno: lasciati abbracciare, lasciati stringere forte ancora una volta sperando che un pò del tuo odore, diventi il mio. Non ti vedrò per così tanto tempo. 
Eppure ero stato io a farti del male.E te ne ho fatto ancora in quell'occasione girando le spalle.. lasciandoti lì.. a sperare in uno sguardo, magari un sorriso. Chissà dopo quanto tempo sei andata via; chissà, se ad un tratto, ti sei seduta a pensare.. non a piangere,no.
Da quel giorno, ti ho regalato infiniti sorrisi. Quasi tutti veri.
Per me il tempo si è fermato lì e non ho alcuna voglia di sapere come stai o se sei cambiata.
D'altronde mi troveresti a tagliare frutta, chinato su un lavabo, con la TV in modalità <>.
Una fragola sanguina nell'acqua che gorgheggia scivolando via, ma non la salverò.

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