
Incredibile come a volte ci si riesca a fare male con le proprie mani. A farne le spese talvolta, non è il nostro "di fuori", ma il nostro "di dentro". Non è una lezione di anatomia, è quello che succede ogni volta che smettiamo di leggere.Riusciamo, tra l'altro, ad ingannarci sempre con la stessa pappa del tempo che non c'è.A pagare siamo solo noi.Eccitati come zanzare su un neon quando stiamo leggendo un bel libro,riusciamo a volte ad entrare in libreria dando una rapida occhiata alle copertine dicendo : " Mah,ultimamente non c'è niente che mi piace ".Beh,difficilmente ci busserà alla porta lo scrittore dell'ultimo best-seller in voga dicendoci : "per piacere o tu sommo lettore,omaggia il mio umile scritto,ora o mai più". In questi momenti,dovrebbe scattare nella capoccetta, una sorta di allarme rosso con tanto di lucine lampeggianti messe in ordine sparso dentro alla calotta cranica,che scarseggia di materia grigia,evidentemente.Ogni tanto andremmo rifocillati di sapere, per cercare di assomigliare più ad essere umani, che al personaggio della foto.

Scusa se non arriverò mai a sapere quanto vorrei.Se non conosco quell'umiltà che mi permette di imparare,da chi ha saputo aspettare prima di me,silente e domo.
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