
E' inevitabile...E' inamissibile poter pensare di ascoltare "vita spericolata" del signor Vasco Rossi e non fare un rapido resoconto dalla propria di vita,spericolata o no che sia... C'è solo un piccolo problema. Quando si cominciano a tirare le somme, quando ci si chiede e si analizza quanto di buono e cattivo (ma questa è un'altra storia),di vero e di falso,di giusto o sbagliato si sia seminato,beh un pezzo della nostra storia è già stata bella che scritta.E' si,perchè secondo me con la storiella del "c'è tempo per pensare a dove stò andando" ci freghiamo da soli,un'altro dei tanti rospi che la notte sentiamo gracchiare dentro lo stomaco...Tornando al nostro, quello che più colpisce è proprio la speranza che se ne schizza a fiotti da ogni parola che compone il testo di questo brano. Che poi si sia dovuta trovare la giusta metrica per far si che da delirio diventasse canzone è tutto un'altro discorso.Quello che vuol trasmette,è molto più profondo.Dentro c'è un po' di tutto.C'è la speranza di un pincopallo,di poter vivere bene e tanto.Perchè più di ogni altra cosa, bisogna vivere tanto.C'è chi vive, e c'è chi vive tanto. C'è la speranza di non dover, un giorno,fare tutto quello che non si è fatto quando lo si doveva,quando lo si poteva.Perchè è vera una cosa,c'è un tempo per tutto. E' triste,fa schifo,ma è cosi.I danni a cui si rischia di andare incontro,infischiandosene di questa regola sono indecifrabili.Vasco di sicuro riesce in pieno nel suo obiettivo, tanto che quando arriviamo alla fine del testo cantanto a squaciagola ci sentiamo anche fighi e ci guardiamo allo specchio come per dire, tiè t'ho fregato SI ! (?!) Quello che viene dopo è il solito "amaro in bocca" che resta quando hai cercato di agguantare qualcosa e ti sei ritrovato ad'abbracciarti da solo,ma tant'è.La paura che tutto sia corso via troppo veloce e che oltretutto te lo sia visto passare accanto senza poter fare nulla,fa si che il rospo gracchi, cosi tanto forte, da svegliarci ogni notte.Ma si,diciamo che se ce ne fossero due di vite a disposizione, la seconda sicuramente la vivremmo davvero spericolata, l'esperienza insegna no ? Ok,ma la terza sarebbe ancora meglio,per non parlare della quarta e via cosi all'infinito...A volte mi viene (o forse mi piace) da pensare che nessuno,in fin dei conti, è riuscito a vivere appieno il suo scorcio di vita spericolata,ognuno a rincorrere i suoi guai...Allora qual'è il metro da utilizzare per capire quanto si è stati spericolati, quanto "bene" si è vissuti fin'ora ? Questo personalmente lo ignoro. C'è chi risponderebbe "a me basta non essermi mai drogato per sapere di aver vissuto bene",si, ma di quale droga stiamo parlando ? Perchè la droga che fa paura è quella che tutti conosciamo,è quella contenuta nelle caramelle degli sconosciuti, giusto?Allora via,tutti insieme a drogarci di monotonia,di sacrifici per arrivare a pagare la rata del mutuo cosi da aver comprato casa a quasi settant'anni di vita spericolata. Spericolata perchè alla fin fine di qualcosa ci siamo pur drogati no ? Eppure giuro, di non essere un pessimista fondamentalmente.Ma a volte mi chiedo se sono ancora in tempo per non drogarmi di questa robaccia,che nessuno spaccia perchè ne trovi quanta ne vuoi.Si,esiste un palliativo. Pensare che c'è sempre di peggio,essere quindi ottimisti per il futuro.Accontentarsi di quello che si ha,sperando che nessuno ce lo chieda per portarcelo via.Bella consolazione.Si,gran parte di noi è gente vigliacca.Ammetterlo è già un bel passo avanti.
Ora mi chiedo,oltre che pensare "vedrai che vita vedrai...", c'è qualcos'altro da fare ?

Sottofondo : Vita Spericolata - Vasco Rossi
Nessun commento:
Posta un commento